Perché ho detto no ai portali per matrimoni (e perché dovresti farlo anche tu)

Perché ho detto no ai portali per matrimoni (e perché dovresti farlo anche tu)

Per anni ho lavorato nel mondo della fotografia matrimoniale, differenziandomi non con il prezzo, ma con la qualità. Mentre molti colleghi si piegavano al mercato, io sceglievo di offrire un servizio illuminato in modo professionale, con una copertura oraria completa, curato in ogni dettaglio, senza compromessi.

Il mio listino era quasi tre volte superiore alla media, ma il lavoro non è mai mancato. Perché? Perché c’era valore reale. Perché quando fai bene le cose, le persone giuste arrivano.

Ho scelto di lasciare questo settore perché, per come intendo io questo mestiere, farlo bene è faticoso, totalizzante, e richiede energia vera. Ma ancora oggi, dopo anni, ricevo mail da portali come m4tr1mon10.com che cercano di reclutarmi.

La mia risposta è sempre la stessa: no, grazie.
E ora ti spiego perché.

 

10 motivi per cui i portali matrimoniali sono il male per la tua attività

1. Ti trasformano in un prezzo

Il tuo valore, la tua esperienza, il tuo stile… spariscono. Su quei portali conti solo per quanto costi, non per quello che offri.

2. Ti mettono in competizione con chiunque

Professionisti, improvvisati, cugini con la reflex. Tutti sullo stesso piano. E tu? Svalutato in partenza.

3. Clienti tossici attratti dal ribasso

Chi arriva da lì cerca solo lo sconto più basso, non la qualità. Sono clienti che, anche se prenotano, ti trascineranno al ribasso su tutto.

4. Uccidono il tuo posizionamento

Sei un fotografo di alto livello? Su quei portali non potrai comunicarlo davvero, perché sarai uno dei tanti, in un listino da discount.

5. Distruggono il tuo marketing

Fare marketing non vuol dire esserci ovunque. Vuol dire esserci dove conta. Questi portali uccidono la tua strategia, rendendoti invisibile nel rumore.

6. Nessun controllo sull’immagine che dai

Non puoi davvero scegliere come apparire, cosa comunicare, che pubblico attrarre. Sei in vetrina, ma con le luci sbagliate.

7. Ti rubano tempo e risorse

Devi rispondere a preventivi, messaggi generici, richieste assurde. Giorni persi per matrimoni che non farai mai.

8. Non costruisci nulla di tuo

Ogni sforzo fatto su un portale resta lì. Non cresce il tuo sito, non cresce il tuo brand. Stai lavorando per qualcun altro.

9. Ti rendono dipendente

Quando il 70% dei tuoi lavori arriva da lì, sei nelle mani di chi può cambiare le regole quando vuole. E lo fanno.

10. Non ti rispettano come professionista

Ti chiamano "fornitore", ti chiedono "i pacchetti", ti schedano come una voce in un database. Sei un numero. E basta.

 

La vera alternativa: impara a fare marketing da solo

Vuoi clienti migliori? Impara a comunicare il tuo valore. A raccontarti. A creare contenuti che attirano le persone giuste.
Non servono portali, serve una strategia vera, personale e coerente.


???? Conclusione: se vuoi distinguerti, smetti di uniformarti

Essere su un portale matrimoniale non ti rende visibile: ti rende sostituibile.
Vuoi davvero essere uno tra mille, o vuoi essere riconosciuto per quello che sei?

Io ho scelto. E anche se ho detto "no" a tanti matrimoni, ho detto sì alla mia identità professionale.

Tu cosa scegli?

Perché ho detto no ai portali per matrimoni (e perché dovresti farlo anche tu)

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